Gita a Sella Nevea

Pubblicato il 28 Gennaio 2007 I fiumi di cioccolata calda, punch, vin brulè, per scaldare i più freddolosi (Giada?) e montagne di salsicce e specialità tipiche per sfamare i più pigri (Amanda?) dopo i 35 km di passeggiata previsti dal capobranco Riki.

Sabato 27 gennaio, in posticipo per aspettare la neve, la raffinatissima organizzazione oasiretriever ha portato la sua pelosissima orda barbarica, capitanata dal solito implacabile capobranco Riki (per l’occasione soprannominato “Pierino la peste”), nella ridente località carnica di Sella Nevea.

Novità assoluta della giornata, la nomina a capogita ad interim di Sara. Forse per questo o forse favoriti dalla luna in trigono con saturno nella casa dell’orologio svizzero, per una volta all’appuntamento canonico delle 7.30 a Trebiciano tutti presenti, soprattutto Riki, detto anche Breil, per la sua capacità di spaccare il secondo... della mezz’ora successiva!

E si parte alla volta dell’agognata meta montana. Non manca quasi nessuno all’appello, piccoli problemi bloccano Fiona ed Emy (ma in fondo, a parte il cane, Alessandro manca solamente al compare di ca**ate Paolo), qualche altro forfait, ma la comitiva è nutrita. Sara cerca di interpretare il suo nuovo ruolo di capogita, impostando il ritmo a 160 km/h forte della Smart appena fuori rodaggio, ma non fa i conti con Manuel ed il suo 406 Cayenne, che riesce a parlare al telefono, scrivere sull’agenda e superare un camion a 180 all’ora in controsterzo. La testa della carovana è contesa fino a Tolmezzo con un susseguirsi spettacolare di sorpassi.

I più giovani tengono il passo, Paolo, Riki e Stefano cominciano a sentire il peso degli anni sulle spalle, specie Stefano… Tutto fila liscio come l’olio, a parte il piccolissimo inconveniente capitato a Riki, soprannominato anche Agip, rimasto senza benzina dopo 4 minuti dalla partenza.

Ma l’Oasi Retriever irride le difficoltà e raccolti gli amici friulani a Tolmezzo giunge in vetta agilmente ed in orario. Quasi agilmente, in realtà, perché mentre Manuel ed il suo Cayenne sfrecciano stabilendo il nuovo record Chiusaforte-Sella Nevea, uccidendo 3 cervi ed una vecchietta con la gerla che imprudentemente si trovavano sulla traiettoria, Paolo e Giada erano costretti ad un paio di pit-stop tecnici e raggiungevano la comitiva dopo qualche decina di minuti...

Dopo un caffè ristoratore, una bella passeggiata rilassante: 15 km di terreno misto, apparentemente più salita che discesa contro ogni legge fisica, in un metro di neve fresca. I cani apprezzano, Amanda meno, Giada per niente. Il capobranco Pierino la Peste fa di tutto per riportare la serietà nel gruppo, rumorosamente propenso a non serrare i ranghi: stranamente la sua tecnica di rotolarsi nella neve, tendere agguati, e spingere gli allegri compagni giù da scarpate innevate viene apprezzato solo dai cani.

Grazie alle ferree tecniche di allenamento impartite in decine di sedute di addestramento, tutti arrivano freschi come rose... beh quasi...

Il trasferimento alla Baita da Tarcisio, momento migliore della giornata, va liscio come l’olio. Cristiano impartisce lezioni di guida sulla neve e tiene un seminario dal titolo “montare le catene ieri oggi e domani”, apprezzatissimi soprattutto da Manuel ed in particolare dal suo didietro. Capobranco Pierino ne dovrebbe sapere qualcosa...

Come concludere la giornata, dopo essersi rimpinzati di frico e salsicce? Ovviamente con un’oretta di riporto nella neve, al tramonto e con un simpatico vento gelido che scendeva dalle montagne. Gran soddisfazione di tutti, specialmente di Barbara che ha trasformato la sua casa in una cascina da caccia, con 10 fagiani appesi al soffitto, dopo aver scoperto che Chopper diventa immediatamente attento ed ubbidiente non appena ne vede uno.

Alle 16.45, dopo aver definitivamente scalzato Sara dal ruolo di capogita, il capobranco Riki rompeva ufficialmente i ranghi. E chi a casa, chi al pronto soccorso, tutti se ne tornavano a valle.

Ancora una volta inimitabile successo retriever!

Galleria fotografica: Gita a Sella Nevea, 27 gennaio 2007